Il sentiero dei Pintareni, lungo il rio Leno

Veduta sul torrente Leno, dal bel colore verde acqua. Sentiero dei Pintareni

Ho scoperto di recente un trekking molto rilassante, carino e vario, inserito in un ambiente naturale incontaminato nella bassa fascia montana. È il sentiero “dei Pintareni” che, lontano dagli itinerari trentini più frequentati, insegue il torrente Leno addentrandosi nella Val Terragnolo.

piccolo scorcio del bosco che si attraversa lungo il tragitto, sentiero dei Pintareni

Il percorso, di circa 10 km e 450 m di dislivello, si cala nell’incisione valliva del torrente costeggiandone una parte, tra saliscendi più o meno dolci. Camminando, vi rivelerà angoli sempre diversi e interessanti di una natura perlopiù intatta. Tappa finale del tragitto, che si sviluppa tra i 500 e i 700 m di altitudine, è la frazione di Sega.

Descrizione del tragitto

Siamo nel territorio della comunità montana della Vallagarina, a nord est di Rovereto. Qui, dalla frazione Valduga, appena superato un piazzale, s’imbocca il nostro sentiero, che in breve conduce alla “sega di Valerio”. Suggestivi resti e immagini accennano alla storia di questa vecchia segheria ad acqua, ancora attiva nell’ultimo dopoguerra e poi dismessa in seguito ad un’alluvione.

Sorta di spiaggia naturale lungo la sponda del torrente Leno, sentiero dei Pintareni

Fra tratti semi ombreggiati nel bosco, dapprima tra giovani alberi e poi tra faggi adulti, si attraversano ponticelli sul bel torrente, sostando in alcune “spiaggette” naturali create dalla rena di deposito, tra i massi portati dal rio. Lungo il sentiero dei Pintareni sono possibili varianti o brevissime deviazioni, come quella che porta alla “fonte dell’acqua rosa”, segnalate da cartelli.

Il torrente Leno: bellezza ed energia

Costeggiando il Leno lungo il sentiero dei Pintareni, se ne potranno ammirare i moti vivaci che, con la propria energia, un tempo fornivano sostentamento a tutta la valle attraverso le segherie, i mulini e naturalmente l’approvvigionamento d’acqua pulita.

Ponticello di legno sul torrente Leno, sentiero dei Pintareni

Una volta giunti a Sega, anticipata da una diga dismessa, si può visitare una segheria veneziana del ‘700, recentemente ripristinata e rimessa in funzione a scopo didattico-culturale. All’interno sono presenti anche un museo etnografico e un percorso didattico. Si tratta di una struttura che conserva e divulga usi, costumi e conoscenze antiche della Valle, costituendone un importante polo culturale.

Fiore bianco selvatico a cinque petali

Il ritorno

Da Sega si potrà tornare a Valduga con giro ad anello lungo la strada asfaltata. Si toccheranno così i paesini di Stedileri, Maureri, Puechem, Dosso, Piazza, Peltreri e Pedrazzi, ciascuno con ben esposto il proprio antico toponimo. In alternativa, si può ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata, magari optando per la variante dei “4 passi nel bosco” (fattibile anche all’andata). Questa, segnalata da un cartello, sale a sinistra addentrandosi, appunto, nel cuore del bosco. Attenzione alla svolta che più avanti riporta alla strada maestra: potrebbe risultare poco visibile.

Buoni passeggiata! 🙂

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